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Guida completa alla regata con l’Optimist

Consigli per giovani velisti e sostenibilità ambientale

L’

Optimist, la barca perfetta per introdurre i giovani atleti a uno sport antico, divertente e sempre in armonia con la natura.
In questa breve guida condivideremo preziosi consigli, derivati da anni di esperienza nelle competizioni veliche, per tutti coloro che desiderano avvicinarsi all’affascinante universo delle regate. Esploreremo insieme la storia e le caratteristiche principali dell’Optimist, la prima barca che un giovane velista può utilizzare per navigare.
Vi guideremo attraverso l’emozione di una regata, le strategie da adottare e il divertimento che questo sport offre ai giovani partecipanti. Faremo un viaggio attraverso le diverse barche a vela che accompagneranno la crescita di un atleta, fino a raggiungere le classi veliche monotipo come l’entusiasmante RS21, una barca a vela veloce e super divertente!
Infine, non dimenticheremo l’aspetto ecosostenibile che caratterizza questo sport e come, attraverso una semplice attività sportiva, si possono educare i giovani alla sensibilità e alla cura del nostro amato pianeta.

L’Optimist come prima barca

L’Optimist è una delle prime barche che i bambini utilizzano per approcciarsi a questo sport. Prima ancora ci sono le derive collettive, in cui un istruttore spiega ai piccoli l’ABC dell’andare per mare. Ma una volta che i bambini acquisiscono i primi rudimenti saranno loro, in autonomia, a condurre la piccola deriva. Ed è quello il momento in cui il bambino viene messo a bordo dell’Optimist, la deriva a vela per eccellenza adatta per i bambini dai 6 ai 16 anni.
La vela praticata sulle derive è un’attività sportiva che richiede abilità e atleticità. Si può iniziare a praticare questo sport a qualsiasi età, ma generalmente si inizia quando si è bambini. A 6 anni un bambino può iscriversi presso una scuola di vela. Noi consigliamo l’iscrizione in una scuola di vela della Federazione Italiana Vela in quanto rappresentano la garanzia di qualità grazie all’iter formativo degli istruttori e all’uso di mezzi e strumenti nautici e didattici sempre aggiornati.

Preparazione alla regata nella scuola di vela

Il bambino che inizia a frequentare la scuola di vela si troverà in compagnia di tanti altri bambini, alcuni già pratici di vela con cui fare amicizia. La giornata si sviluppa con l’accoglienza da parte dell’istruttore, l’appello e poi la lezione vera e propria dove ogni giorno si fa un passo in avanti nella didattica. Si scoprirà quella che è la nomenclatura, tutte le parti della barca hanno un nome specifico. Si impara a parlare con i termini nautici, si scopre cosa è il timone e a cosa serve, poi la deriva, le vele, il perché una barca riesce a risalire il vento. Le andature, i venti e alcuni cenni di meteorologia. Comincia così la formazione dei piccoli marinai.
La scuola di vela ha inizio generalmente alla chiusura delle scuole, quindi a giugno, e dura sino a fine agosto, inizi di settembre. Agli allievi viene fornito il salvagente ma è bene dotare i bambini, quando li si porta alla scuola di vela, di una merenda, un asciugamano, guanti da vela e una borraccia. È indispensabile il cappellino, gli occhiali da sole e delle scarpe leggere da barca. L’abbigliamento si completa con una t-shirt e dei pantaloncini da bagno. Ci sarà un istruttore ogni 10 bambini in acqua, questo per fare in modo che ogni allievo sia seguito al meglio e per ragioni di massima sicurezza.
La vela è un ottimo insegnamento soprattutto per i più piccoli perché insegna loro ad affrontare i problemi, gestire una barca e, soprattutto, avere un contatto diretto con la natura ed il mare. La vela non inquina e, considerato che il mare è il luogo in cui i bambini praticano questo sport, insegna loro a mantenerlo pulito e rispettarlo.

La piccola barca ideale per i giovani velisti alle prime armi

Questa piccola imbarcazione è un progetto americano del 1947 che, grazie alla sua semplicità costruttiva ed alle eccellenti doti di maneggevolezza e manovrabilità, si è diffuso in tutto il mondo tanto da diventare la più popolare e famosa tra le derive. Ancora oggi l’Optimist è una barca attuale, ideale per apprendere la navigazione a vela. Si tratta di una barca molto tecnica dove i più piccoli devono affinare al massimo le proprie capacità. La forma dell’Optimist è squadrata per una lunghezza fuori tutto di 2,30 metri ed un peso di 35 Kg. L’albero in alluminio tiene una vela di forma trapezoidale di 3,25 mq. È dall’Optimist che si muovono i primi passi per diventare uno skipper di successo.

Render di un optimist visto di profilo completo di vela

La prima regata di barche a vela: strategia per vincere e divertirsi

La regata di barche a vela è una competizione sportiva il cui obiettivo è navigare in un percorso prestabilito il più velocemente possibile. La bravura degli skipper sarà quella di considerare tutti i fattori esterni come il vento, il mare e le correnti per usarli a proprio favore e battere gli avversari. Sarà quindi importante, prima di ogni regata, ragionare su quella che sarà la strategia da mettere in atto. Per chi fa le regate, la strategia è decidere il miglior tragitto da compiere per essere il più veloce possibile nel percorso prestabilito. Non sempre infatti la strada più breve è la più veloce. Ma in regata non si è da soli e nello stesso campo di gara ci saranno altri skipper a bordo di altrettante barche. Pertanto, sarà importante riuscire a mettere in atto la strategia decisa basandoci sulle scelte tattiche del momento. La tattica, infatti, è cercare di applicare la strategia scelta cercando di svincolarci dalle altre barche.

La squadra Nox Oceani che si prepara per una gara al Poetto

Crescere con i modelli di barca a vela

La migliore barca a vela per iniziare è sicuramente l’Optimist, ma quando il ragazzo cresce ha bisogno di altri stimoli e di barche più performanti e, soprattutto, più grandi. Vediamo di seguito i modelli di barche a vela per far sì che il giovane velista si diverta il più a lungo possibile.

Il Laser: la sfida per i ragazzi più esperti di vela

Una volta raggiunto il limite di età oltre il quale non è più possibile gareggiare con l’Optimist, o se per ragioni fisiche si è troppo grandi per stare a bordo, si passa ad un’altra classe velica. Una delle migliori scelte è certamente il Laser, una deriva di 4,2 metri dotata di un’unica vela con albero scomponibile. Ciò che rende interessante questa barca è la sua diffusione a livello internazionale e, principalmente, il fatto che sia classe olimpica, sia maschile che femminile. Il Laser lo si può avere con tre differenti tipi di velatura da scegliere in base al proprio peso e alle proprie esigenze.
Laser Standard, la cui randa misura 7,06 mq;
Laser Radial, in cui varia la parte inferiore dell’albero e conseguentemente la superficie della vela diventa di 5,7 mq (15 % di superficie in meno);
Laser 4.7, in cui varia la parte inferiore dell’albero e la vela misura 4,7 mq. Solitamente è propedeutica al passaggio sul Laser Radial e Laser Standard. La vela del Laser 4.7 è facilmente riconoscibile dalle ridotte dimensioni rispetto alle altre e dalla scritta “4.7” situata sotto il numero velico e la nazionalità.
Se ancora oggi siamo abituati a chiamarlo Laser, per dovere di cronaca bisogna ricordare che dal 1° gennaio 2020 la classe ha cambiato il nome in ILCA (International Laser Class Association).

Laser in navigazione guidata da un giovane

Il 29er: la barca da regata per giovani velisti con spirito di squadra

Non tutti passano dall’Optimist al Laser. È possibile fare una scelta diversa e iniziare l’avventura del doppio, ovvero navigare a bordo di una barca in equipaggio, in questo caso di due persone. Il 29er è una deriva molto veloce ed acrobatica, tanto da avere praticamente soppiantato il vecchio 420. La barca misura 4,45 metri per 75 kg di peso ed è equipaggiata con randa, fiocco e gennaker per prestazioni entusiasmanti. A bordo i due componenti dell’equipaggio si devono dividere i compiti. Ci sarà il timoniere a cui spetta il compito di condurre la barca oltre che stabilire la migliore tattica di partenza, e il prodiere che dovrà preoccuparsi della regolazione delle vele e del gennaker. Sarà quest’ultimo, inoltre, a bilanciare il peso con il trapezio. Il 29er è una barca ad alte prestazioni, planante sia di bolina che di lasco a partire dai 6/7 nodi. Con venti medi e forti, di lasco raggiunge velocità superiori a quelle del vento.

Barca a vela 29er in navigazioni condotta da due giovani con delle barche sullo sfondo

Il 49ER: la barca da regata per giovani velisti alla ricerca di emozioni forti

Il passo successivo al 29er è senza dubbio il suo fratello maggiore, il 49er. Si tratta di una deriva per due componenti di equipaggio, rivoluzionaria e performante, di 5 metri di lunghezza ed una superficie velica totale di 21,2 mq. È una barca molto invelata, armata con una randa square top, e fa parte delle Classi Internazionali annoverate dalla Federazione Internazionale della Vela (ISAF). Le regate di 49er fanno parte del programma delle Olimpiadi. Lo scafo è planante e autosvuotante con trapezi sia per il timoniere che per il prodiere e terrazze regolabili. Queste caratteristiche la rendono molto veloce e spettacolare, tanto che è la deriva per due persone a singolo scafo più veloce che ci sia.

Barca a vela 49er in navigazione governata da due ragazzi

La nuova esperienza di regata con RS21: prestazioni e divertimento per i giovani velisti

Una volta diventati “grandi” per le derive, ma non troppo per le planate a 20 nodi, ci si può orientare sulle barche a chiglia, come l’emozionante RS21. Questa barca a vela, che sta spopolando negli ultimi anni, è uno sportboat ad alte prestazioni ma semplice da condurre. La RS21 è una barca di 6,67 metri e larga 2,2 costruita dal cantiere inglese RS Sailing, il più grande costruttore di derive al mondo. Una delle caratteristiche positive di questa nuova barca è certamente la sua anima “green” in quanto costruita con materiali eco sostenibili. Inoltre è semplice da gestire, la si può trasportare con un’auto qualsiasi, e grazie alla chiglia retrattile è facilmente trasportabile su un carrello.
In regata la si conduce con un equipaggio di quattro o cinque persone che siedono rivolti verso l’interno della barca, dunque facile anche per chi non è più particolarmente atletico. Tornando al “green”, per entrare e uscire dal porto la si può equipaggiare con un motore elettrico ePropulsion.
Oggi l’RS21 è il monotipo sportivo di riferimento, tanto che gli armatori si sono strutturati con una associazione di classe internazionale, con equipaggi di professionisti e amatori che si sfidano tra loro nei campionati in giro per il mondo.

Uno sport e la sua storia: scopri il mondo delle regate in barca a vela

La storia delle competizioni tra barche a vela ci porta immediatamente alla mente la Coppa America, prima competizione internazionale nata nel 1851. È certamente la massima ambizione di ogni piccolo velista quello, un giorno, di far parte di un team di Coppa America. Sono obiettivi che si possono raggiungere con tantissimo impegno e iniziando da bambini questo percorso. Dopo aver frequentato la scuola di vela estiva in uno dei circoli affiliati alla FIV, gli allievi che hanno compiuto 8 anni e vorranno continuare a praticare lo sport della vela potranno farlo iscrivendosi al corso di pre-agonistica. È il primo passo verso il mondo delle regate e si svolge da settembre a maggio. Il corso si sviluppa nel pomeriggio e può essere da una a tre uscite settimanali con l’istruttore. Lo scopo è preparare l’allievo a uscire da solo in autonomia, risolvere i piccoli problemi che si creano, navigare e fare bene le manovre come la virata e l’abbattuta. Durante la pre-agonistica si inizia a interpretare il campo di regata con le prime regole e precedenze in mare, si impara a girare le boe e si fanno gli esercizi di partenza. Una volta che l’allievo è pronto allora potrà passare alla squadra agonistica e iniziare a fare le prime regate di classe Optimist come da calendario FIV.

Naviga verso un futuro sostenibile praticando lo sport della vela

Per praticare lo sport della vela serve solo il vento (oltre che un barca, ovviamente!), il che lo rende uno degli sport più ecosostenibili. È sicuramente tra gli sport più sostenibili e rispettosi della natura. Navigando per mare si è a strettissimo contatto con la natura e i suoi elementi. Spesso capita di imbattersi in un gruppo di delfini che nuotano intorno alle barche a vela in quanto non disturbati da rumori artificiali come il motore. È qui che si impara a rispettare il mare e la natura. Siamo ospiti in un elemento che non è il nostro naturale, ma grazie alla barca a vela abbiamo la possibilità di usufruirne senza produrre inquinamento.

Veduta dall'altro di Optimist ecosostenibili della Nox Oceani. Mare cristallino e giovani che si divertono.

Società sportive come Blue Influencer

L’ecosostenibilità di questo sport ha portato società sportive a diventare dei veri e propri Blue Influencer. Infatti, attraendo a se sponsor e aziende, fanno in modo che il proprio team diventi ambasciatore dei principi di sostenibilità ambientale. Questo principio abbraccia il trend del momento: l’economia sostenibile.
Quale sport fa diventare il proprio team una bandiera di un movimento culturale?

Come la vela giovanile contribuisce all’economia circolare: progetti e iniziative

Proprio la Nox Oceani è uno dei primi team ad abbracciare l’economia circolare e farsi portavoce di principi ecosostenibili. Il Team Nox Oceani è attivissimo in buona parte delle gare internazionali, accentrando sponsor che credono nei valori di ecosostenibilità.

Diventa un giovane velista di successo: scegli la tua strada e divertiti in regata

Come detto, il primo approccio con la vela avviene sulle derive. Per diventare un giovane velista di successo è quindi necessario iscriversi ad una scuola di vela e fare tutti i passi che porteranno a competere nelle prime regate di flotta. Sarà facile trovare la strada giusta grazie anche agli istruttori qualificati della FIV che sicuramente potranno dare le migliori indicazioni. Dopo l’Optimist, infatti, si può continuare in singolo su un Laser o RS Aero oppure ci si può approcciare ad una deriva in doppio. Questo anche per il fatto che alcuni atleti sono più portati a svolgere un ruolo tecnico come il prodiere, ed altri invece continueranno a condurre l’imbarcazione al timone.

Conclusione

Qualunque sia il percorso che vorrai intraprendere, se partire dall’Optimist oppure aspettare di essere più grande e provare l’ebrezza dell’RS21, la cosa importante è che ti diverta.
In questo sport il divertimento e il contatto con la natura devono essere lo sprone per diventare giovani più consapevoli e con un occhio attento per il pianeta.
Abbiamo visto la barca a vela, ma le regate in genere sono uno sport che, soprattutto in Italia, hanno una storia ricca di tecnologia e personaggi importanti.
La Nox Oceani cerca di far diventare questo sport un impegno sociale ma, non ci stancheremo mai di ribadirlo, i valori che perseguiamo sono il divertimento, il rispetto reciproco e tanto tanto vento da domare!